La leggenda del Tintin

Dal nostro archivio

Quella che segue è una leggenda raccontata da Vanessa, una nostra studentessa del CPIA di Pontedecimo originaria di Guayaquil, sulla costa dell’Oceano Pacifico. Il racconto, che è molto antico e ancora oggi viene fatto dalle mamme dell’Ecuador alle loro figlie, non solo appartiene all’ambito delle leggende, ma è anche legato a quel complesso mondo di credenze, tradizioni e superstizioni che caratterizzano ogni popolo.

In Ecuador c’è un piccolo folletto dalle orecchie a punta nascoste sotto un grande sombrero. Si chiama Tintin o Duende e appare per lo più alle ragazze contadine e non ancora sposate, in particolare quelle che hanno i capelli lunghi e sono molto pelose. Il folletto si presenta di notte, ma a volte anche di giorno, e attira l’attenzione delle ragazze lanciando dei sassolini. Il Tintin si mette sotto il letto delle ragazze quando dormono e, suonando la chitarra, cerca di rapirle. L’unico modo per farlo andare via è lasciare sotto il letto una ciotola piena di pipì, perché il folletto è una creatura molto pulita e lo sporco lo fa spaventare.

(Vanessa, corso A, Primo livello CPIA Pontedecimo)

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