Nel mio Paese, il Marocco, quando fa molto caldo è facile vedere per le strade delle città uno strano signore che indossa un abito molto colorato e un grande cappello di paglia ornato di fiocchi e lustrini. Porta a tracolla un otre di pelle di capra, ha sempre con sé ciotole di ottone e un campanello che usa per annunciarsi alla gente. È il portatore d’acqua, in Marocco detto “guerrab”.
Perché veste in questo strano modo e perché non fa pagare l’acqua ma la distribuisce in cambio di una piccola offerta? Questa leggenda ve lo spiega.
Tanto tempo fa in Marocco esisteva una città circondata da valli e ruscelli le cui acque erano state benedette da Allah. Gli abitanti di questa città vivevano in uno stato di benessere, ma tutto ciò finì a causa di un periodo di siccità che rovinò anche l’agricoltura e tanti altri settori dell’economia. Con la paura che questa situazione si prolungasse, il re chiese aiuto a uno scienziato che esaminò giorno e notte il problema e alla fine trovò una sorgente d’acqua all’interno del palazzo reale. Il re però si rifiutò di condividerla con la popolazione. Il figlio del re, vedendo tutto ciò e ritenendolo ingiusto, decise di aiutare i suoi cittadini dando loro l’acqua che sgorgava all’interno del palazzo reale. Un giorno, durante la giornata della preghiera, il figlio del re per non farsi riconoscere dal padre indossò un abito rosso e verde con dei brillantini attaccati a un grosso cappello e cominciò a distribuire l’acqua richiamando la popolazione con un campanello. Il ragazzo andava e veniva dal palazzo trasportando l’acqua in un recipiente di pelle di capra. Il re, vedendolo, si sentì minacciato e decise di affrontarlo arrivando a ucciderlo, senza sapere che si trattava di suo figlio. Appena capì di aver ucciso suo figlio, il re si tolse la vita.
Così da quel giorno in Marocco i portatori d’acqua, chiamati “guerrab”, mettono l’acqua in un recipiente di pelle di capra e la distribuiscono gratuitamente alle persone richiamando la loro attenzione con un campanello. Inoltre si vestono con un abito rosso-verde per tenere vivo il ricordo del loro fondatore.
(Hanane – Corso B, Primo livello CPIA Pontedecimo)
Foto: credit Sheila / Flickr