Nel mio Paese d’origine, il Senegal, c’è una festa molto importante che è la Festa dell’Indipendenza. Questa festa si celebra ogni anno il 4 di aprile. In questo giorno, nel 1960, dopo la lunga colonizzazione francese, il mio Paese è diventato libero.
Nella piazza dell’Obelisco a Dakar, ogni anno si fa la parata con tutte le forze dell’ordine con le loro armi e auto militari e con i vecchi combattenti che passano davanti alla tribuna delle autorità. Alle 9 inizia il corteo con l’esercito, poi l’aeronautica, poi i paracadutisti, poi il comando militare e infine è il turno dei civili in abiti tradizionali e le scuole di ballo. Dopo la chiusura della cerimonia c’è la festa. Anche i bambini, gli studenti con i loro insegnanti sfilano tutti insieme. Ci sono le majorette che si esibiscono con i tamburi e con le loro coreografie. Anche le persone con qualche handicap prendono parte a questa parata.
Il momento della festa che preferisco è quando si canta l’inno nazionale, Le Lion rouge, che comincia così:
“Pincez tous vos koras, frappez les balafons.
Le lion rouge a rugi.
Le dompteur de la brousse
D’un bond s’est élancé,
Dissipant les ténèbres.
Soleil sur nos terreurs, soleil sur notre espoir.
Debout, frères, voici l’Afrique rassemblée
Fibres de mon cœur vert.
Épaule contre épaule, mes plus que frères,
O Sénégalais, debout!”
[Alioune – Corso D, Primo Livello Primo Periodo CPIA Voltri]
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